La Galleria d’Arte Stomeo di Martano inaugura domenica 1 maggio due personali: “Respiri di donna” e “Cerco l’Eden” con Silvana Colletta  e Nico Cucurachi, due artisti con diverse esperienze e formazione, ma legati da una medesima Madre: la terra del Salento dove sono nati e operano.

Durante la serata si racconteranno due differenti storie di tele e di olii in compagnia delle muse della poesia con Mauro Ragosta e della musica con il violino e il violoncello di Joele e Lara Miceli.

L’artista Silvana Colletta proporrà nella prestigiose sale la personale “Respiri di donna”, sedici tele e un unico viaggio che segnano un percorso tutto al femminile e Nico Cucurachi l’antologica “Cerco l’Eden”, l’artista che concepisce la realtà in modo analitico e affettivo.

Silvana Colletta si è classificata al 4° posto alla Prima Biennale Internazionale di pittura scultura e grafica della città di Lecce tenutasi lo scorso Ottobre, organizzata dalla Galleria d’Arte Stomeo, con l’opera “Profumo di cicoria”.

La sua esposizione è una evidente esaltazione del femminile simbolico, e non solo, ella celebra, con la medesima forza, anche quello reale e quotidiano con le sue fragilità e  limiti.

La giovinezza è elemento costante, quasi a voler negare lo scorrere del tempo. Ella vorrebbe  fermarlo e continuare a bere alla fonte dell’eterna giovinezza, ma l’artista è ben consapevole della fugacità dell’esistenza ed allora esalta l’importanza e il significato del tempo come quello della farfalla del poeta Tagore  di quella farfalla “che non conta gli anni, ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta”.

E nello stesso tempo ne esalta la bellezza, la perfezione delle forme e dei colori e quel senso profondo di libertà alla quale  ogni essere aspira come nelle opere “Ali di farfalla” e “Danza con le ali”.

Nelle suggestive sale della Galleria, Nico Cucurachi propone l’antologica “Cerco l’Eden”, la forza e la grazia “nella pittura della realtà” di un artista che vive con pudore il suo fare Arte: una ricca produzione tra ritratti di personaggi che hanno lasciato il segno nella storia trovando in loro delle singolarità come la saggezza,la lotta per la libertà, le cadute, i trionfi, i dubbi, i cambiamenti, le vicende eccezionali,- proponendo Gandhi, Moro, Einstein, Pertini, per citarne alcuni -, e nature morte, dove egli infonde  un’anima alle cose e una personalità agli oggetti. Dove gli spazi geometrici ben costruiti ed equilibrati vogliono raccontarci l’infanzia dell’artista.

Gli olii sottolineano quello attaccamento  per la cultura contadina nella sua essenza affettiva, quella che nei ricordi d’infanzia diviene “il tempo delle certezze”.

La produzione artistica è, inoltre, impreziosita da tele di paesaggi marini, urbani, dipinti di animali e uccelli.

Le 2 personali sono curate da Gianna Stomeo, Anna Lisa de Marianis e Pompea Vergaro.

Durante la serata di inaugurazione i due artisti saranno presentati da Pompea Vergaro, critico d’arte.

Seguirà coktail.

La mostra rimarrà aperta dall’1 al 12 maggio 2011 tutti i giorni compreso sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 dalle ore 16.00 alle ore 21.00 ▪ Lunedì:chiuso

 

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Si è tenuta sabato 19 marzo alle 17:30 all’interno della kermesse del Festival della Cultura, a Galatina, la presentazione del nuovo libro di Mauro Ragosta, “Dove va l’economia leccese?”.

Erano presenti Elisabetta Opasich, nelle vesti di moderatrice, il giornalista, Roberto Martalò, che ha conversato con l’autore, e l’editore, Pompea Vergaro.

“Un agile manuale per giovani giornalisti e politici, imprenditori e pubblici dirigenti, per giovani universitari e laureati, per tutti coloro ai quali interessano le sorti economiche del territorio di Lecce e provincia”, come mette in chiaro la quarta di copertina.

Non il classico manuale di economia, che si limita a fornire con comprovati metodi accademici gli elementi storici e attuali di un economia in evoluzione; non un testo per gli addetti ai lavori, certamente già al corrente della situazione; ma un libro semplice e dettagliato, alla portata di chiunque voglia approfondire le logiche economiche del territorio leccese.

Visualizza l’articolo completo di Alessandra Ragusa, pubblicato sul Corriere Salentino il 21 marzo 2011.

Vi proponiamo qui il video di una parte della presentazione:

Riprese e montaggio a cura di Alessandra Ragusa

 

Autore: Mauro Ragosta

Titolo: Dove va l’economia leccese?

Collana: Tu non conosci il sud

Pagine: 61

ISBN: 978-88-904490-8-6

Data pubblicazione: febbraio 2011

Prezzo in libreria: € 12,00

 

 

 

 

 

Agile manuale per giovani giornalisti e politici, imprenditori e pubblici dirigenti, per tutti coloro ai quali interessano le sorti economiche del territorio di Lecce e provincia.

Dove va l’economia leccese? di Mauro Ragosta  è un lavoro predisposto per illustrare, in maniera chiara e lineare le tendenze del mondo produttivo del basso Salento.

L’autore, in questo lavoro è riuscito a astrarre l’essenza economica dalla realtà del nostro tempo. Ha saputo cogliere quanto di universale vi è in una società organizzata come quella leccese che mira a  crescere economicamente, puntando a farlo in modo equilibrato e professionale, arricchendola di considerazioni storiche e sociali, se pur brevi, che rendono l’opera interessante e unica.

Il lavoro si articola  in due parti. La prima, dedicata ad un’analisi panoramica dell’economia leccese, in grado di metterne in evidenza le problematiche generali e le macrotendenze di fondo. La seconda, invece, è stata dedicata ad un’indagine specifica del ventaglio delle attività rilevanti, per capirne i sentieri di sviluppo, non mancando di mettere in luce, per ciascuna di queste, i punti di forza e di debolezza.

Il volume si avvale di un progetto editoriale e grafico qualificato con la realizzazione della copertina da parte dell’artista, Marina Colucci.

Rassegna stampa:
Gli incontri in poltrona: Mauro Ragosta – Corriere Salentino del 30 marzo 2011
– Carpire le novità dell’economia leccese attraverso il libro di Mauro Ragosta, presentato al Festival della Cultura – Corriere Salentino del 21 marzo 2011
Video-intervista a Mauro Ragosta – Otranto Oggi del 21 marzo 2011.
Dove va l’economia leccese? Una guida pratica per orientarsi nel mondo produttivo della società salentina – Corriere Salentino del 18 marzo 2011.

 

Autore: Fulvio Farachi

Titolo: Di Palo in frasca

Collana: Tu non conosci il sud

Pagine: 200

ISBN: 978-88-904490-6-2

Data pubblicazione: dicembre 2010

Prezzo in libreria: € 15,00

Di Palo in Frasca è  un libro che corre sul filo dell’ironia, un libro “smontabile”, da consultare secondo il momento e le proprie necessità.

Lungo le 200 pagine l’autore è alla ricerca di Viger che è il sottotitolo del libro. Un mistero che condurrà il lettore fino all’ultima pagina. Ma ci sono altri misteri da svelare come alcune lettere dell’alfabeto che si incontrano lungo le pagine per poi ritrovarle ricomposte in una sigla, nella pagina finale. L’autore “scrive secondo le sollecitazioni che vengono dal mondo esterno”, come egli stesso chiarisce nell’incipit.

Scrive sui fogli, seduto al bar insieme ai suoi amici o, il più delle volte, da solo, e con tanta voglia di comunicare i suoi rimugini, seguendo il filo cronologico della propria vita legata a tutte le problematiche che i media, tv, giornali, internet ci rovesciano addosso tutti i giorni.

Le tematiche trattate vanno da quelle della scuola, alla spazzatura e raccolta differenziata, al calcio, al tempo libero, agli immigrati, alla topomastica, all’ignoranza e a tante tante altre argomentazioni, saltando appunto Di palo in frasca.

L’autore affronta sì tematiche importanti, ma spesso dà l’impressione che voglia giocare un po’. E questo impreziosisce l’opera.

Di Palo in Frasca è percorso da un sottile e vigoroso senso dell’ironia e da profondi sentimenti.

Rassegna stampa:
“Di palo e in frasca” di Fulvio Farachi. Un libro che corre sul filo dell’ironia – Corriere Salentino del 16 febbraio 2011.
Il Malù mercoledì 16 febbraio ospiterà Fulvio Farachi con il libro “Di palo in frasca”. Abbiamo intervistato l’autore – Corriere Salentino del 15 febbraio 2011


 

 

 

Autore: Mauro Ragosta

Titolo: Monsieur l’alchimiste

Collana: Libri Liberi

Pagine: 69

ISBN: 978-88-904490-4-8

Data pubblicazione: settembre 2010

Prezzo in libreria: € 10,00


 

 

Monsieur L’alchimiste è  un’operetta, un momento della ricerca o forse meglio, un istante visibile dell’anima in tensione verso la sublimazione dell’autore.

Egli, dopo attenta meditazione e profonda riflessione, si definisce un alchimista della penna.

Ancora

Baciami.

Baciami ancora…

Ancora

Ancora

Segretamente ancora…

La Galleria d’Arte Stomeo inaugura il 14 maggio alle 19:30 la mostra personale di Silvana Bissoli“Dalle radici al sole… passando dalla luna”.

Le suggestive sale della galleria, alla presenza della padrona di casa, nonché pittrice, Gianna Stomeo, e della critica d’arte, Pompea Vergaro, saranno interamente dedicate alla ricca produzione artistica della pirografista.

Silvana Bissoli, selezionata in occasione della Prima Biennale Internazionale di pittura, scultura e grafica, tenutasi nella città barocca nell’ottobre 2010 e organizzata dalla Galleria d’Arte Stomeo di Martano, è veronese e vive e opera nella cittadina di Imola, ma la sua musa ispiratrice è la terra del Salento  e i suoi secolari ulivi.

Così, durante la serata si farà un viaggio tra “suggestivi ulivi” con  la presentazione dell’artista, la lettura di testi poetici con Mauro Ragosta e le note del violoncellistaAntonio Aprile e la voce del mezzosoprano Marzia Marzo.

Alberi d’ulivo incisi su materiali legnosi, duri e scuri, i quali sui supporti lignei si impongono per prepotenza visiva, appaiono come un attracco alla realtà, anche se la natura per Silvana Bissoli non è una rappresentazione, ma una forza, un linguaggio che parla all’anima, nascendo dall’urgenza di una sua intima necessità. E non vi è mezzo più appropriato di quello che l’artista utilizza perla propria Arte: la pirografia, la scrittura col fuoco, una tecnica d’incisione antichissima e mediterranea. 

Il Salento, terra di confine che strega chiunque si soffermi a guardarla, si manifesta in ogni sua opera: un lembo di terra bagnato da due mari dal quale è impossibile allontanarsi se non portandosi dietro un’immagine viva e infuocata del suo paesaggio arido perché martoriato dal sole cocente, ma ricco di vita e sfumature di colore rappresentate al meglio da questi alberi secolari, testimoni silenziosi ma coraggiosi di un’umanità troppo spesso incurante alle esigenze della natura. Silvana Bissoli non solo ha portato con se quell’immagine, ma ha saputo anche tramutarla in arte e per farlo ha scelto il mezzo più appropriato, perché più rappresentativo: la pirografia, la scrittura col fuoco. Difficile e audace, come lo è, d’altronde, la sua produzione artistica.

Pompea Vergaro, critico che ha dedicato la sua vita all’arte, di lei e della sua produzione artistica ha detto: “la sua ricerca artistica è continua, e si traduce in opere ricche di forza espressiva: generosi e millenari ulivi, in sequenze, come tappe della propria esistenza e della realtà umana: la gioia e il dolore, lasottomissione, l’amore, l’abbandono, la tenacia, perché l’artista torna spesso nel Salento, passeggia lungo i filari di ulivi,  li fotografa, sosta accanto ai poderosi e rassicuranti tronchi, accolta dalle folte chiome, ne coglie i respiri, le essenze e le assenze, la forza e la lotta quotidiana per la sopravvivenza, incontra anche, tra le vie dei piccoli borghi, i volti dignitosi che raccontano, nei propri segni, i solchi di questa terra.

Gli ulivi sui supporti si impongono per prepotenza visiva, appaiono come un attracco alla realtà, anche se la natura per Silvana Bissoli non è una rappresentazione, ma una forza, un linguaggio che parla all’anima, nascendo dall’urgenza di una sua intima necessità.

Perchè non sempre quello che vediamo in un primo momento è quello che è davanti ai nostri occhi, perchè “l’Arte è una menzogna che fa comprendere la verità”, come asseriva Picasso.

Nella sua ricerca, l’artista scava nelle forme e nei segni, ed ecco, come in un gioco di bambini, intravediamo tra il fogliame di un rugoso ulivo, una luna che sbuca o un passerottino, o una altalena che delicatamente dondola da un robusto ramo, accorata nostalgia di una infanzia ormai lontana o una panchina, poco più in là, che l’attende”.

Galleria d’Arte Stomeo – Pinacoteca via Caprarica,11 – Martano (Lecce)
La mostra rimarrà aperta dal 14 al 31 maggio 2011 tutti i giorni compreso sabato e domenica
dalle ore 9.30 alle 12.30 dalle ore 16.00 alle ore 21.00 – Lunedì:chiuso

Continua il progetto della Galleria Stomeo di Martano “Colori in Concerto” rassegna che inaugura, sabato 16 aprile 2011, alle ore19.00 invia Caprarica,11, la collettiva:  “Dalla Lombardia un inno al colore” dove protagoniste saranno le opere di artisti lombardi con diverse esperienze creative e di elevato spessore artistico.

I  colori sono interpreti e compagni indiscutibili del progetto considerati “… come un risveglio” quando  “…Ogni nuovo mattino, uscirò per le strade cercando i colori” sui versi di  un testo poetico di Cesare Pavese.

La ricca esposizione propone percorsi singolari e notevoli dove si evince la ricerca, l’impegno e l’esperienza di artisti che provano a dare una risposta ai tanti impulsi della cultura, e vivono in ambiti differenti.

Sì, perchè il progetto “Colori in Concerto”  dedicato a tutte le Regioni italiane mira anche a questo: ad una osservazione acuta e attenta per riuscire a cogliere sia le differenze che le uguaglianze, qualora ve ne siano, fra le differenti Regioni per  comprendere, nello stesso momento, in maniera analitica, dove sta andando  l’Arte in tempi così turbolenti dai quali non ci si può sottrarre. Ma c’è chi confida, come la Galleria Stomeo, che la Cultura e nello specifico, l’Arte  ci salverà.

La collettiva è curata da Gianna Stomeo, Annalisa De Marianis e Pompea Vergaro.

Partecipano gli artisti: Antonella Agnello, Marisa Bellini, Matteo Bergamaschi,  Guido Bettoni, Romano Buratti, Antonella Campi, Simona Cao, Claudio Fiori, Ada Garrone, Alessandro Gedda, Lydia Lorenzi, Mino Marra, Clementina Macetti, Lelio Menozzi,  Patrizia Masserini, Gisella Moreschi, Pier Giorgio Noris, Pasquale Pierro, Brigitta Rossetti, Silvana Restelli, Maryna Sakalouskaya, Hayat Saidi, Gian Luigi Sarhtori, Daniela Savini, Luisa Secchi, Luciana Signorini, Andrea Silanos, Rosario Vesco.

L’artista Giulio Balbontin sarà presente con una sua opera, come partecipante alla Prima Biennale Internazionale di pittura, scultura e grafica tenutasi a Lecce  nell’ottobre dello scorso anno. Un’opera densa di esperienza che rimanda ai Macchiaioli, con un segno tutto personale.

La rassegna “Colori in Concerto” è dedicata alla pittura, ma anche alla musica, alla danza e  alla letteratura. Infatti, durante la serata saranno presentate le opere con un commento di Pompea Vergaro, critico d’arte. Si continuerà  con  un viaggio nelle musiche di matrice popolare provenienti dal mediterraneo: balcanica, klezmer e sefardita e dal Sud America:choro brasiliano, tanghi e milonghe argentine, con la  fisarmonica dell’artista Rocco Nigro, con l’esibizione di Savillanas e danze ungheresi della ballerina Maria Cristina Galiotta e letture poetiche.

Seguirà cocktail.

La Galleria STOMEO rimarrà aperta dal 5 al 16 febbraio 2011  tutti i giorni compreso sabato e domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 dalle ore 16.00 alle ore 21.00. Chiuso il Lunedì.

“E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore-perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi e
saprò d’esser io: gettando un’occhiata,
mi vedrò tra la gente.”

L’associazione Mimose nell’ambito della tredicesima edizione di Itinerario Rosa 2011, percorsi al femminile,organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce, ha organizzato il concerto: Danzando sul pianoforte.

L’appuntamento è a Lecce, per venerdì 15 aprile ore 19.30 presso il Teatro Paisiello.

Lo spettacolo è un viaggio nella musica popolare europea rivisitata dai grandi maestri tra 800 e 900, con l’esecuzione delle più appassionanti danze ungheresi, slave, spagnole, russe, italiane per pianoforte a quattro mani e danza.

Una esibizione piacevole, accattivante  e trascinante con le pianiste Annamaria  Mazzotta e Alessandra Congedo, e la  ballerina Cristina Galiotta.
L’associazione Mimose, nell’ambito del Caffè letterario Mimose, da tempo ha rivolto una particolare attenzione al mondo della musica volgendo uno sguardo particolare alle sue origini storiche che  spesso affondano le proprie radici  nel cuore del popolo, come quello tzigano,  per entrare nel vivo della Storia degli uomini, apprezzarne i sacrifici, e avvicinarsi alla musica colta con una predisposizione d’animo piacevole e distensivo. Per questo si è voluto rivisitare opere famose e apprezzate in tutto il mondo mettendo in evidenza l’indiscussa chiarezza melodica e il raffinato gusto armonico.

Il programma prevede una panoramica sul mondo musicale europeo: dalla Spagna all’Italia, alla Russia alla Ungheria, con brani di Johannes BrahmsPetrovič Musorgskij, Antonín Dvorák, Arthur Rubinstein, Edvard Grieg.

Presentano Pompea Vergaro e Elisabetta Opasich